Alluce rigido 2019-01-10T15:18:06+00:00

Alluce rigido

L’alluce rigido è l’esito di un processo degenerativo a carico dell’articolazione del primo dito del piede con il primo metatarso, per cui l’alluce perde la mobilità e non può più flettersi ed estendersi. La causa può essere un trauma, una serie di microtraumi ripetuti (pratica di sport tipo calcio) oppure il naturale invecchiamento delle cartilagini che portano ad artrosi dell’articolazione. Per i motivi succitati è più frequente nel sesso maschile e nell’età adulta.

QUADRO CLINICO

I sintomi sono la rigidità articolare soprattutto in flessione dorsale, dolore alla pressione ed alla deambulazione sulla regione dorsale del piede a livello dell’articolazione tra il primo metatarso e l’alluce ove spessissimo si apprezza una tumefazione dura, espressione della presenza di osteofiti cioè piccoli speroni ossei artrosici cresciuti sul dorso della suddetta articolazione. In fase avanzata l’articolazione può essere così alterata da fenomeni degenerativi da divenire quasi completamente rigida rendendo difficoltosi i movimenti più semplici, come infilare le scarpe o compiere pochi passi.

DIAGNOSI

La diagnosi è semplice e si basa sul quadro clinico che evidenzia chiaramente rigidità dell’alluce. L’unico esame strumentale utile ed indispensabile è una radiografia del piede in due proiezioni. Con tale indagine si potrà valutare lo stato della 1° articolazione metatarso-falangea e la presenza e dimensione degli osteofiti dorsali. In base a tali immagini si potrà predisporre il piano terapeutico

ALLUCE RIGIDO                         ALLUCE SANO                           ALLUCE RIGIDO IN LATERALE

TERAPIA

Il trattamento conservativo è scarsamente efficace.
In fase iniziale l’uso di scarpe a suola rigida o a barchetta, infiltrazioni locali con cortisonici o acido ialuronico possono ridurre la sintomatologia dolorosa ma non permettono comunque alcun recupero del movimento articolare. Solo la terapia chirurgica può garantire benefici e risoluzione parziale o subtotale del quadro algico e fella limitazione funzionale.
La strategia chirurgica a seconda dei casi comprende: la pulizia articolare o cheilectomia, l’osteotomia decompressiva, il blocco articolare o artrodesi, la sostituzione dell’osso dell’alluce con protesi totale o parziale.
La pulizia articolare o cheilectomia consiste in una rimozione con appositi strumenti di tutte le asperità dell’articolazione responsabili della riduzione del movimento, sia della base della falange che della testa del metatarso. E’ sicuramente l’intervento meno invasivo riservato solo all’alluce rigido lieve e medio.
L’osteotomia decompressiva è un taglio dell’osso che consente di arretrare la testa del metatarso permettendo il parziale recupero del movimento dell’articolazione. Anche questa tecnica, peraltro scarsamente usata, si esegue nei casi di parziale distruzione articolare o di alluce rigido medio-grave.
L’artrodesi metatarso-falangea invece consta nel bloccare l’articolazione tra il 1° metatarso e la prima falange dell’alluce rendendole un osso unico. Tale fusione si ottiene asportando la cartilagine che si frappone tra le due ossa e unendole mediante viti o placche metalliche. In questa maniera scompare il dolore in quanto scompare l’attrito doloroso che si sviluppa nell’articolazione tra l’alluce ed il piede poichè la cartilagine ha perso la sua regolarità e scorrevolezza. Ovviamente questo intervento è indicato in casi gravi nei quali l’alluce presenta già una rigidità tale che il paziente ha già l’alluce quasi completamente bloccato prima dell’intervento

Invece quando l’alluce rigido è grave ed il paziente vuole mantenere la propria articolazione si può intervenire inserendo una protesi totale o parziale, proprio come si usa per l’anca e il ginocchio. Quest’intervento chirurgico consiste nell’asportazione delle superfici articolari rovinate e nella loro sostituzione con delle superfici metalliche appositamente alloggiate nella base della falange prossimale e nella testa del metatarso. Questo intervento pur non garantendo la durata nel tempo di un’artrodesi permette la risoluzione del dolore ed il mantenimento o perlomeno il recupero di buona parte del movimento dell’articolazione.

 

LA MIA OPINIONE

Un paziente affetto da alluce rigido dolente deve sottoporsi ad intervento chirurgico. Tutte le altre soluzioni non sono mai efficaci o perlomeno possono solo ridurre per un breve periodo di tempo il dolore. Il post-operatorio non è doloroso come nell’intervento per alluce valgo, anzi i sintomi dolorosi presenti precedentemente all’intervento scompaiono praticamente subito. Occorre tuttavia qualche mese per valutare quanto dolore è stato eliminato e quanto movimento recuperato. Spesso l’alluce resta parzialmente rigido. Solo in caso di applicazione di una protesi, coi limiti però dovuti a tale tipo di intervento, si ottiene un discreto recupero del movimento.

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